lunedì 16 gennaio 2012

Condivisione dopo una sessione individuale

I suoni si susseguono riempendo lo spazio della stanza e oltre, il loro eco profondo e lungo porta profumo di infinito.
Percepisco uno strato protettivo creato dal susseguirsi di suoni e dalla loro scansione come a formare una area custodita in cui sono tenuta, contenuta.
Sono avvolta dal suono in ogni parte di me e supportata da esso.
Esso lavora e cura il mio corpo; avverto la forza delle vibrazioni e la sua  potenza energetica che scandisce il tempo in uno spazio che ha limiti e che viaggia oltre i limiti .
Sensazioni di nostalgia per ciò che su questa terra ho vissuto come abbandono.....e poi i pensieri su molti passaggi della mia vita in cui sono stata in difficoltà....i pensieri si manifestano come costruzioni mentali del presente, con forse, ciò che ho da risolvere nel qui ed ora, tuttavia essi hanno un eco di passato, riaffiorano timori ed insicurezze sulla mia forza, sulla mia possibilità di farcela ad uscire dal buio per entrare nella luce.
Il corpo è stanco, insicuro,  avverto i colpi duri della vita, ma la possibilità di una nuova dimensione. Colei che apre la porta è Isabella col suo canto e mi conduce malgrado me in uno spazio sacro dove mi sento come una bambina ai primi passi. Il suo canto è fisico e metafico insieme, con la sua tonalità penetra nella terra e vola in cielo diffondendosi nell'aria con la potenza che scuote tutto il mio corpo.  Avverto la forza che penetra nel corpo. La tensione rimane nella testa, avverto dolore alla testa ....poi mi aggancio al canto e sento le vibrazioni in modo intenso che lavorano in me; la voce cura, entra dove ho dolore e carenze, dove il corpo somatizza con il manifestarsi di disturbi...ora sta lavorando in modo incessante. Mi fido di questo suono e avverto i miei pensieri come disturbanti ed invadenti, vorrei mi lasciassero vivere la bellezza di questo canto ed invece sembrano avere una vita loro e nascere nella mia testa malgrado me. Sono stati compagni buoni ed invadenti nella mia vita , mi hanno fatto sentire meno sola, a volte si pensa ed il pensiero nasce come cura.----penser- in lingua francese significa pensare ma anche cerotto, quell'oggetto che si mette quando ci si ferisce sulla pelle; e difatto il pensare ha la sua funzione di proteggere e di curare dall'incalzare delle emozioni, quando esse emergono e l'argine non si crea,  il pensiero ha la funzione di costruire quest'argine. 
Tuttavia nel mio caso i pensieri traducono il mio dolore, ed emozioni e pensieri sono lì per tenermi in uno stato di tensione permanente.....dove non cè fuoriuscita perchè tutto è tenuto ben sotto controllo.
Rilassarsi per me implica la fiducia di potercela fare nel superare i miei limiti .
Il canto di Isabella apre scenari di luce e di leggerezza, malgrado le mie difficoltà li percepisco come soffio soave sul mio corpo, mi sento portata e protetta e avvolta con amore.
Passo dopo passo mi affido al suono, alla voce che sento li per me con amore,  tutto ciò mi permette di mettere le basi per poter "accogliere le mie parti e far crescere la fiducia in me", ci vorrà tempo per poi poter lasciare scorrere, fluire, ciò che si presenta e si presenterà ma non ho paura del tempo che ci vorrà.

grazie 
da elisabetta

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